La storia…
La Pizza Figliata è un dolce povero i cui ingredienti di base sono semplici e di facile reperibilità, come la farina di grano, le uova, le noci, il miele e la buccia di limone grattugiata.
La Pizza Figliata si produce soltanto a livello casalingo nei comuni di: Camigliano, Pantuliano, Pignataro Maggiore e Pastorano. Nel corso del tempo ogni comune ha apportato le proprie varianti alla ricetta base con l’aggiunta di altra frutta secca, di canditi, altri aromi e persino, ultimamente, l’aggiunta del cacao.
Due sono le teorie che attribuiscono il nome a questo dolce: secondo la prima si tratta di un dolce legato alla Natività, da questo il nome “Figliata”, ossia la nascita in dialetto napoletano; la seconda invece si riferisce alla sfoglia, sfogliata da cui deriva “Figliata”. La caratteristica di questo dolce è che, consumato un paio di settimane dopo essere stato preparato, è ancora più gustoso.
Ingredienti per la sfoglia ( per 3 pizze):
1 kg di Farina
1 uovo
1 ½ bicchiere di olio d’oliva
½ litro di vino bianco
100 g di zucchero
la buccia di un limone grattugiato
sale
Preparazione:
Disporre la farina a forma circolare e mescolare in una scodella l’uovo, il vino bianco, lo zucchero, la buccia di limone grattugiata ed aggiungere un pizzico di sale. Unire tutto alla farina formando una pasta morbida e poi dividerla in 4 parti. Stendere la sfoglia il più sottile possibile; a parte tritare le noci e mescolarle con lo zucchero e cospargere la sfoglia con l’impasto appena ottenuto aggiungendo un filo d’olio e del miele. Arrotolare la sfoglia e, versando un po’ d’olio nel tegame, infornarla per circa un’ora. Appena sfornata cospargetela abbondantemente di miele.
Di seguito riportiamo alcuni scatti tratti dal Laboratorio di pizza figliata (primo Concorso per la valorizzazione di questo dolce straordinario), tenutsi nella nostra cittadina.
Dagli ingredienti al risultato finale. L’artista di queste meravigliose creazioni è Claudia Cenname.